giovedì 14 novembre 2013

Un’unica bevanda infiniti significati


 

E’ al nettare degli dei che è dedicata la mostra che ha inaugurato in questi giorni al Vittoriano.
Fil-rouge della nostra tradizione mediterranea, il vino è molto più di una semplice bevanda, è momento di piacere, è suggello di momenti importanti, è simbolo di sacralità, è sinonimo di tradizione.
Tra unità e diversità, in un territorio nazionale eterogeneo e variegato, si colloca l’usanza del vino con le sue mille sfaccettature.


Verità e cultura di un prodotto che non può essere delocalizzato e che esprime a pieno l’essenza della terra, della cultura e della gente che lo ha realizzato.
Appartiene alla nostra storia da sempre: furono i greci a portarci la vite e i romani a estenderne l’uso; la bevanda assunse ruoli e sapori a seconda del luogo dove stava attecchendo.
“Enotria” ovvero”terra del vino” era il nome che i greci avevano dato alla nostra penisola.


Dai riti bacchici alla sacralità cristiana il vino è strumento mistico quanto veicolo di socialità, di accoglienza e di omaggio, senza dimenticare l’uso igienico e terapeutico di cui venne investito in epoca medievale.
Una bevanda, una tradizione, mille sapori. 


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