giovedì 30 gennaio 2014

FELICITA' E' BELLEZZA


PER DONNA CURIEL LA BELLEZZA VIENE DALLA FELICITA'



"La felicità procede dalla bellezza", sembra affermare donna Raffaella con la collezione presentata ad AltaRoma questo gennaio 2014.

La Bellezza con la “B” maiuscola, quella che non conosce i confini del tempo e dello spazio, quella che rapisce perché cattura il cuore prima ancora dello sguardo.
 
Una bellezza fatta di vibrazioni cromatiche, di tradizione, di immagini familiari, di armonia. Scintille di eternità che possono essere prese ovunque ma che vanno sapute cogliere.

La felicità, allora, è o non è per tutti?

Forse è per quegli animi che sanno cercarla, volerla, guardarla negli occhi e sceglierla.


Questo forse è il vero lusso: la scelta.


Ogni collezione di Raffaella Curiel porta in se’ grandi tematiche e grandi spunti di riflessione.



E’ una donna colta quella che apprezza i suoi capi, sofisticata, che non si ferma all’ovvio e cerca nuovi spazi oltre i confini della mente.
 

“La Bellezza è l’unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni ed è un possesso per tutta l’eternità”  
 Oscar Wild


PH. Paolo Lanzi

 


VENGONO DALLA NUOVA GUINEA I COLORI DI BALESTRA

VENGONO DALLA NUOVA GUINEA I COLORI DI BALESTRA

Ha forme strane ed è estremamente variopinto l’uccello del Paradiso; viene dalla Nuova Guinea e su di lui si fantastica da sempre.

 E’ su questa falsariga che si articola l’intera collezione che Renato Balestra ha portato a questa edizione di AltaRoma.


Tessuti leggeri ed estremamente colorati animano la passerella con le loro sfumature di verde, arancione, azzurro e viola.


Blu notte l’abito da sera ricamato con cristalli Swarovsky cangianti.


Pochi capi, rispetto al solito, ma lo stile del maestro non rinnega se stesso e si palesa fiero con la sua linea sintetica e allungata.

E' una donna elegante quella che veste Balestra, una donna sicura e classica al tempo stesso che non lascia spazio alla trasgressione; una donna che guarda il dettaglio e gioca sulla differenza dei particolari.

 

mercoledì 29 gennaio 2014

Frattali in Plissè

Frattali in Plissé


Di rigore il black and white per la collezione aerea e svolazzante portata alla prima edizione di AltaRoma 2014.

Sovrapposizioni e trasparenze a go-go per una linea anni 50/60.

Si esibisce così Nino Lettieri con un defilè che  culmina con l’abito da sposa indossato da Giusy Buscami, Miss Italia 2012.
Sembrano sculture viventi le modelle che interpretano i suoi capi vestendo pantaloni stile Capri, abiti svasati e tanto plissè.

Volumi in libertà per delle macro rifiniture che diventano le vere protagoniste degli interi outfits.

Forme rigide, e sciolte al tempo stesso, animano i capi articolandosi come  frattali.
Rifiniture perfette, tagli puliti: linearità e vezzo convivono perfettamente.


Una sensualità dal gusto partenopeo si coordina, come nella collezione precedente, con  gli accessori in plexiglass, semplici e squadrati, di Vitolo & Co.





















































ph. Raffaele Soccio / Luca
Sorrentino

lunedì 27 gennaio 2014

ARIA DI PRIMAVERA ROMANA

ARIA DI PRIMAVERA ROMANA

ESME VIE

Fino a quest'estate erano in due, Julia Voitenko e Daria Golevko, ma le scelte nella vita sono tante e ora il brand ESME VIE è rappresentato solo da Julia.

E' lei ora che oltre agli abiti, come ha sempre fatto, si occupa anche degli accessori.
la linea non ha perso nulla e continua ad essere coerente con se stessa. 

Classica, lineare, pulita. Femminile.

Non si concede a spacchi, scollature o trasparenze, ma seduce per la sua disarmante femminilità fatta di coerenza delle forme, morbidezza dei volumi, purezza dei colori, qualità dei materiali e ottima sartorialità.

Capi rifiniti dentro e fuori, in ogni dettaglio.


Com'è noto si ispira all'eleganza romana degli anni Cinquanta e Sessanta, ai film di Federico Fellini, o al fascino delle creazioni delle sorelle Fontana.

Righe a contrasto e decorazioni di fiori gioiello, rigorosamente Made in Italy, sono la cifra stilistica del brand.






















sabato 25 gennaio 2014

VOGLIA DI QUALCOSA DI NUOVO...

ROOM SERVICE: VOGLIA DI QUALCOSA DI NUOVO

Gioielli Cecilia Capuano

Roma, Via Veneto, Marriot Grand Hotel Flora: è alla sua 5° edizione il Room Service di Altaroma.

Una costruzione liberty del 1907, un’atmosfera elegante, un po’ fredda e passata ma rigorosamente inappuntabile, per presentare il progetto di Simonetta Gianfelici che conferma la sua ospitalità a dei giovani creativi che esprimono in varie forme delle sfaccettature della migliore artigianalità italiana.

Stile e ricerca, artigianalità e innovazione per dar spazio all’eccellenza che caratterizza il Made in Italy.
Questa l’intenzione.
I fatti? Non sempre allineati all’intento…

C’è un po’ di tutto: molte le cose evitabili, stanche, vuote, senza magia o emozione.
Molte le cose fatte solo per assecondare lo spirito del tempo, ovvero, per far parlare di se’.

Gioielli Patrizia Corvaglia

Ma su questo sfondo teatrale e talvolta  un po' grottesco, si esaltano maggiormente quei talenti che mostrano di avere una storia, un contenuto, qualcosa da dire.

E non c’è niente da fare, la differenza c’è e si vede!

Guarda caso le cose migliori, o che maggiormente mi hanno colpita, sono sculture in miniatura. E li chiamano solo accessori...!

Patrizia Corvaglia, Cecilia Capuano e Sabrina Clementi per Clemsa, sembrano essere le designers più pregne di cose da dire e di mondi da esprimere. Deliziosa la raffinatezza di Alberto Zimbelli con le sue creazioni dalle linee pulite e dai materiali ricercati, colpisce per ironia e buon gusto.


Accessori Clemsa   

 
         
 Abito Alberto Zambelli, particolare        




COLORI COME NOTE MUSICALI

COLORI COME NOTE MUSICALI


“La forma è dunque l’espressione del contenuto interiore. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima.”

KANDINSKY



Al di là delle definizioni più ovvie, m’interrogo spesso su quale sia oggi il vero significato di lusso.
E la risposta, da un po’ di tempo, per me, finisce per essere sempre la stessa: “il lusso è nella libertà di essere ciò che si desidera essere e di amare ciò che si desidera amare”.
Oltre i cliché abituali, oltre il martellamento dei media, oltre i nostri stessi confini mentali c’è sempre qualcosa che è lì, apposta per essere afferrata, e che spesso non ci consentiamo di cogliere. Il vero lusso è darsi questa possibilità. Emozionarsi per qualcosa di nuovo, di semplice, qualcosa che non fa necessariamente scalpore, ma che tocca delle corde nascoste dell’anima.

Effetto Dulcinea è la collezione dei gioielli di Anita Pesce, musicista e fashion designer.
Coralli, madreperla, turchesi, ceramiche, vetri sono i tasti dello strumento che oggi adopera per emozionare.
In due parole: forme e colori.
Gemme accostate a materiali poveri ed eterogenei con la tecnica del soutache, un gusto un po’ retrò e un’attenzione meticolosa.

Mi colpiscono e mi fanno riflettere dei passi dell’intervista che la giornalista Mariella Valdiserri ha fatto alla designer e li riporto così come sono, perché perfetti per poterla comprendere appieno.

 
Da pianista e musicologa a fashion designer di gioielli. Svolta o metamorfosi?
Mi viene da dire: “tutt’e due”. Perché io sono sempre la stessa persona, che ha scelto semplicemente altri linguaggi per raccontare le sue storie. La svolta è soprattutto esteriore. Le persone che conosco restano di stucco perché mi avevano inquadrato fino ad ora come una che si occupava di musica e che all’improvviso ha cambiato pelle. Ma, si sa, il camaleonte resta pur sempre camaleonte.

I suoi gioielli sono una cascata di gemme accostate a materiali “poveri”, come flussi di pensieri in movimento che le mani trasformano in ornamenti preziosi. Proprio come in una composizione musicale?
Per consolarmi della scelta radicale di abbandonare la pratica musicale, ho immaginato che seguire il percorso dei fili mentre li assemblavo, inserire quella data pietra o quel determinato colore, assecondare le forme che quasi spontaneamente vengono a crearsi, assomigliasse in profondità alla prassi dell’improvvisazione musicale. Con il vantaggio di lavorare con tranquillità, senza l’ansia di esibirsi dal vivo. Come suonare in differita, insomma.


I colori della musica: sinestesie e corrispondenze tra segni, suoni, forme e intuizioni interiori che lei racconta con i suoi gioielli. Più Teodora o Kandinsky?
Teodora è un personaggio affascinante, eversivo; una figura mitica a tutti gli effetti, che si può riempire di contenuti; un’icona (è proprio il caso di dirlo!) dell’intelligenza; una donna felicemente carnale che sfruttava con sapienza il gioco dell’adornarsi. Ma Kandinsky è il poeta della sinestesia, il Maestro che sa far cantare i colori e danzare le forme. Uno dei miei ‘amori d’arte’ da quando, ventenne, feci una lunghissima fila per vedere la sua mostra a Roma. Da allora lo inseguo nei Musei del mondo e cerco di carpire il segreto del suo magico tocco...
 

venerdì 24 gennaio 2014

ESME VIE


ESME VIE

Sfilerà domenica 26 gennaio, in S. Spirito in Sassia, il brand ESME VIE, l’anno scorso vincitore del concorso ”Who is on next” ideato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia.

Per la sfilata verranno presentati dei capi di un’edizione speciale intitolata “With love to Rome” insieme all’anteprima dell’Inverno 2015.
Una linea, quella di ESME VIE, semplice ma non semplicistica, delicata, romantica, gentile. Una femminilità d’altri tempi perfettamente declinata ai giorni nostri disegnata da Julia Voitenko.


I LINGUAGGI

"I LINGUAGGI" AL FESTIVAL DELLE SCIENZE


"The limits of my language are the limits of my world"
"I limiti del linguaggio sono i limiti del mio mondo"

                                             Ludwig Wittgenstein
 




E’ iniziato giovedì 23 e terminerà domenica 26 gennaio il Festival delle Scienze, organizzato dalla fondazione Musica per Roma in collaborazione con Codice. Idee per la Cultura, al Parco della Musica. E’alla sua nona edizione.
Tema dell’intera manifestazione “i Linguaggi”. Visti, studiati, pensati e considerati sotto ogni angolazione.
Il Festival è stato aperto da Roberto Vecchioni che ha sviluppato l’argomento “Parole e Musica”.
Intensissime anche le giornate di sabato e domenica con i dialoghi sulla “genetica e patologia del linguaggio”, “I suoni, i seni e le forme del linguaggio”, “Costruzione del segnoe e logicità naturale”,”Discorsi bestiali:linguaggio coscienza, diritti animali”, “Il linguaggio come organo della mente”… ecc..
Gli ingressi sono a prezzi popolari e spesso gratuiti.



http://www.zonelibere.net/cultura/festival-delle-scienze-2014-linguaggi-roma
 

giovedì 23 gennaio 2014

IL BORGHESE GENTILUOMO

IL BORGHESE GENTILUOMO

 La genialità di un autore diventa evidente quando riesce a toccare quelle corde universali che caratterizzano una cultura.

Tempo e spazio si azzerano e l’essere umano si manifesta per quello che è indipendentemente dal momento storico che sta vivendo.

E’ in questa chiave che può essere gustato la sempreverde commedia di Molière “Il borghese gentiluomo” al Teatro Parioli Peppino De Filippo di Roma dal  23 gennaio al 2 febbraio, con Massimo e Tosca Venturiello e la regia di Massimo Venturiello stesso.
L’opera viene spesso riduttivamente definita “comédie-ballet” per il largo uso di scene cantate, ma in realtà è estremamente densa di altri contenuti.
Satira, toni farseschi, prosa, elementi fiabeschi ed onirici per una storia avvincente ed incalzante che non smette di essere attuale.

La trama è semplice: un ricco borghese desidera talmente tanto di diventare nobile che è pronto a fare qualunque cosa per coronare questo suo sogno.
Lungi dal pensare che la nobiltà possa essere qualcosa che contraddistingue l’animo, si coprirà di ridicolo e si circonderà di scrocconi pur di mantenere in piedi la sua ossessione.
Il finale?
Da vedere.
  



orario spettacoli:
lo spettacolo andrà in scena  dal giovedi alla domenica
giovedi,venerdi e sabato ore 21; 
domenica ore 17


mercoledì 22 gennaio 2014

UN ANNO DI RUGBY

UN ANNO DI RUGBY


Questo calendario nasce dal desiderio di fondere insieme varie forme di bellezza troppo spesso denaturate del loro vero spirito.

A noi piace pensarla così: non esistono veri confini alla sperimentazione del piacere.

Sulla base del rispetto e della condivisione si possono raggiungere traguardi corali che da solo nessuno può toccare.

Perché la bellezza è nell’incontro.

Sport e alta moda si toccano mostrando quanto i confini esistano solo nella mente e quanta energia possa essere liberata nella fusione di mondi che nella loro differenza riescono a confrontarsi, a unirsi e ad integrarsi.

In una metafora della vita l‘alta moda rappresenta l’evocazione del “Sogno”, il rugby ne rappresenta la conquista.

Una conquista, però, che ha delle regole ineludibili basate sul rispetto di se stessi e del prossimo.

Amiamo pensare che è da qui che può cominciare il nuovo anno: dalla certezza di poter essere all’altezza dei nostri sogni e dei nostri desideri.

Perché la perfezione è nell’intesa, nella voglia di mettersi in gioco, nel coraggio di partecipare.

Il nostro calendario vuole sottolineare quei valori che da sempre nobilitano l’essere umano stimolandolo, trascendendolo e spingendolo sempre verso il raggiungimento di nuove mete.

Lo faremo con un racconto che si svolgerà per immagini, rappresentando una nostra ipotetica partita, e con una serie di frasi, uscite realmente sui campi da gioco e rimaste memorabili.

Ci sarà tutto: dalla concentrazione negli spogliatoi alle risse in campo, alla convivialità del terzo tempo.

Dimenticavo: noi siamo gli Autumn e, come dice il nostro Presidente, siamo “una squadra, che si impegna ma non si prende troppo sul serio, che funziona ma è un po' disorganizzata, (…).

Una squadra che il rugby lo interpreta in modo forse un po' sconclusionato, ma con grande passione e con una grande carica umana.”