venerdì 17 gennaio 2014

ALTAROMA: UN GRANDE GIOCO DI PRESTIGIO


ALTAROMA: UN GRANDE GIOCO DI PRESTIGIO



Anche quest’inverno è già in movimento la grande macchina dell’alta moda romana.
L’industria del sogno non conosce fermi, anche se quest’anno sembrerebbe un po’ impoverita.
Grandi conferme e grandi rinunce per una settimana della moda che, nel tempo, si è trasformata in poco più di un week end.
Come una povera cipolla ogni anno Altaroma sembra perdere alcune certezze e a noi romani memori di una grande tradizione… “non ci resta che piangere”.

I fasti dell’Alta Moda che animavano le grandi piazze della capitale, le suggestioni, la poesia, sono solo ricordi?



C’è chi non ha neanche quelli, ma questo poco consola chi è abituato al meglio e valuta che le possibilità creative della manifestazione potrebbero essere sfruttate molto, ma molto, meglio. 
La dice lunga la locandina di presentazione della kermesse che negli ultimi anni non è mai stata particolarmente “d’acchiappo”, ma che al livello di tristezza di questa edizione non era mai arrivata.


Ma l'alta moda non doveva essere sogno, lusso, desiderio, fascino, energia, glamour…?
Dov'è tutto questo? 

Da quel che appare, oggi è rimasto solo lo strascico di un grande tradizione e il manifesto che  rappresenta l'alta moda romana sembra esprimere la grande contraddizione di un qualcosa che vuole continuare ad esistere ma non vuole prendersi il carico di esprimere quello che realmente è. 

Un po' come un prestigiatore che mischia le carte in tavola per creare un misterioso gioco ottico volto a presentarsi senza rivelarsi.
Così non si rischia di sbagliare o di deludere.

Ma la realta’ ormai è sotto gli occhi di tutti.








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