lunedì 16 dicembre 2013

Gioielli a Palazzo Odescalchi

Un pomeriggio a Palazzo 

Gioielli a Palazzo Odescalchi




Convinta che sia il momento giusto per mettersi in gioco Lucia Odescalchi lascia lo spazio privato del suo atelier per aprirsi ad un mercato più vasto ed eterogeneo.

Rimanendo sempre nel palazzo di famiglia, ma trasferendo il suo spazio creativo sul piano strada, la designer abbatte la barriera che la teneva lontana da un pubblico più ampio.
Supportata da un sodalizio creativo che divide le competenze ma unisce gli intenti, Lucia Odescalchi insieme con l’amica Coralla Maiuri ha deciso di dar vita ad una vera e propria factory al femminile in cui lei si occuperà della produzione del gioiello e Coralla dei video, dei dipinti e degli oggetti d’arte.

Martedì 17 Dicembre inaugura lo store con la presentazione della nuova collezione “Dinner conversation”in perle catarifrangenti, ora anche in versione multicolor.
Il concetto di gioiello, però, si estende in molte direzioni comprendendo anche abiti realizzati con vere e proprie maglie in alluminio. 




sabato 14 dicembre 2013

In Piena Luce

 
IN PIENA LUCE
Fotografie di HERB RITTS

 

Mi soffermo spesso a riflettere su quale sia la vera chiave del successo. Il potere dell’immagine è innegabile: un messaggio diretto e immediato somministrato in un istante.
E cos’è l’immagine se non la sintesi di una sapiente costruzione; il risultato di un cavilloso  insieme di esperienze e competenze.

Herb Ritts, uno dei più grandi fotografi di moda del XX° secolo esprime a pieno questo concetto.
Geniale.
Immagini monumentali e di taglio imperiale riempiono lo spazio con un’armonia statuaria.



Nato in California nel 1952 da una famiglia benestante, Herb Ritts, mostrò sin da piccolo un’innata passione per l’arte.
Iniziò la sua carriera nel mondo della fotografia prendendo lezioni ad un corso serale e le prime occasioni professionali importati arrivarono fotografando un amico: semplicemente Richard Gere.
Lo fotografò durante una gita nel deserto di s. Bernardino e quelle immagini fecero storia, consacrando l’attore come icona del nostro tempo. Era il tempo di “American Gigolo”.

Ha inaugurato il 10 Dicembre all’auditorium Parco della Musica di Roma la mostra “In Piena luce”, una produzione della Fondazione Musica per Roma e della Fondazione FORMA per la Fotografia, in collaborazione con la Herb Ritts Foundation e Contrasto. La mostra resterà aperta fino a marzo 2014.
Cento fotografie di vario formato che variano dalle gigantografie alle stampe in sali d’argento o alle stampe al platino.
E’ dal suo genio creativo che hanno preso forma immagini che hanno fatto epoca, mentre il suo obiettivo immortalava celebrities immortali.
I suoi ritratti non seguono standard compositivi particolari e si presentano con immagini uniche generate dall’intesa profonda che Ritts stabiliva con il soggetto fotografato.



Impossibile non ricordare la copertina del primo LP di Madonna, True Blue, o la foto di Li zTaylor dopo una drammatica operazione.
Le sue immagini nascono da uno sguardo grandioso, colto, e raffinato che si nutre di arte classica e composizioni rinascimentali, mimando il gusto trionfante delle foto di inizio secolo.
Sabbia, seta, pelle: elementi eterogenei che si combinano perfettamente negli spazi fotografici creando atmosfere magiche e senza tempo. Impossibile non rimanerne rapiti.








© Herb Ritts Foundation

1. Stephanie with Flower, Los Angeles 1989 
2. Alek Wek, Los Angeles 1998 
3. Madonna (True Blue Profile), Hollywood 1986
4. Backflip, Paradise Cove 1987  
5. Tatjana Veiled Head (Tight View), Joshua Tree 1988  
6. Waterfall IV, Hollywood 1988

domenica 1 dicembre 2013

Cleopatra regina d'Egitto

Cleopatra regina d'Egitto

 
Ha conquistato il suo tempo e sedotto la storia.
Cleopatra, prima icona fashion di un mondo in divenire, “ultima vera regina di una grande stirpe”.
Ripercorrendo la ricostruzione della sua immagine cinematografica è possibile percepire il mutamento dello stile di un secolo.
Da Theda Bara a Monica bellucci, passando per Vivien Leigh o all'indimenticabile Elisabeth Taylor, le donne più belle dell’ultimo secolo le hanno prestato il volto.

Poco si sa sulle sue reali sembianze, l’unica cosa certa è il suo fascino, la sua capacità di ammaliare, di sorprendere.
Audace e sagace come i condottieri che l’hanno affiancata ha acceso gli animi e segnato la storia.
Una mostra assolutamente da vedere, al Chiostro del Bramante di Roma, la ricorda.

 




martedì 26 novembre 2013

Luigi Borbone e l’Arte del Sogno


Luigi Borbone e l’Arte del Sogno



Luigi Borbone, uno stilista, ma prima di tutto un amico.

Impossibile non ricordare la nostra prima intervista quando, vestita di tutto punto, andai all’inaugurazione del suo atelier di S. Giovanni il giorno prima dell’evento.

Rimasi stupita nel constatare che non c’era nessuno; per la prima e unica volta in vita mia ero veramente in anticipo. Troppo!

Approfittai, così, per fare un’accuratissima intervista e soprattutto per provare le sue magnifiche giacche.

Ecco, mi soffermo su questo punto, perché non è un dettaglio: le sue Giacche.

La giacca di Luigi Borbone è un elemento vivo che prende forma sul corpo interpretandolo; è ponte tra la dimensione dell’essere e quella dell’apparire.


La giacca, come vezzo, diviene elemento di dialogo tra una donna e la sua immagine: la porta del desiderio tra quello che si è e quello che si vuole giocare ad essere.

Inizia per Luigi una nuova sfida, lasciandosi alle spalle l’esperienza del pret-a- porter.

 

Allora, si ricomincia con AltaRoma quest’inverno?
“Si”.
Dove sfilerai?
“E’ una sorpresa, sicuramente non in S. Spirito in Sassia.”
Quanti capi?
“Venti o trenta pezzi.”
Cosa è cambiato?
“Tante cose: intanto ho capito che sono portato per l’aspetto umano tra il couturier e il cliente. La mia stessa mano è più vicina alla couture piuttosto che ad una visione commerciale.
In questo momento il mondo propende più per il prodotto commerciale, ma  io sono un sognatore e voglio proporre il sogno.
In questo periodo di transizione in cui ho vagato tra Roma e Milano mi si sono aperti gli occhi e ho compreso quale deve essere il mio prodotto, la mia cifra stilistica.”
Quale?
“Il capospalla.
Voglio essere un Armani con una visione più giovanile e più sartoriale.

Le donne hanno bisogno di un prodotto “giornaliero” che abbia il suo fascino ma che sia per uso diurno e  quotidiano.
Nasce da qui il confronto con Armani: dall’idea di una donna vestita con una linea maschile ma femminilizzata, che è sempre molto sexy.
A gennaio, per AltaRoma, presenterò proprio questo gioco di polarità tra abito giornaliero e abito serale.”

 

Da cosa nasce la Collezione?
“Sicuramente il mio essere architetto incide molto sul mio modo di vedere l’abito.
Il mio stile è fatto di linee pulite, è geometrico, animato da giochi di materiali particolari.
Quest’anno ho fatto nascere una partnership con la Swarovsky che sponsorizzerà alcuni miei abiti. Uniremo i nostri geni creativi.”
I colori?
“Dominerà il bianco, perché sarà la collezione P/E e l’estate il bianco piace da morire.
Ci sarà del beige tendente all’oro, con un mix multietnico di sapori e stili che viaggiano dall’indiano all’africano.
Infine, ci sarà il grigio perla con dei celesti particolari e degli argenti.”

 

Arte, moda e architettura sono sempre presenti nella tua couture. Che parola aggiungeresti?
“Artigianato.
Sto lavorando molto sull’artigianalità, in particolar modo con delle lavorazioni, estremamente raffinate, realizzate all’uncinetto in cotone finissimo.
Voglio riempirmi dell’assenza del Made in Italy, perché l’alta moda è artigianalità; la spettacolarizzazione viene dopo.
Quello che va preservato dell’alta moda è il sogno e la manualità: i tagli devono essere contemporanei, ma nel rispetto del classicismo.
E’ questo che rende un capo unico.
Quando viene una cliente ti affida la sua immagine pur vedendo solo un disegno, si fida di te e tu devi renderla la più bella di tutte.”



Definisciti.
“Questa è la domanda più cattiva e più difficile.
“L’ozio è un lavoro e il lavoro è un riposo.””
Ma è tua questa frase?
“Si, si, mi è venuta così, proprio ora.”
Cosa pensi del fashion system?
“Spietato! E mi ci metto anch’io nel pacchetto. E’ facile dire che gli altri sono cattivi, ma pur non volendo sicuramente lo sono anch’io.
Non sono mondano, non mi piace molto presenziare agli eventi, li vivo come parte del mio lavoro e non come vita reale.
Quando crei il tuo spazio il fashion system devi saperlo vivere come un’opportunità. E’ una sfaccettatura del mondo che si sceglie.”


giovedì 14 novembre 2013

Un’unica bevanda infiniti significati


 

E’ al nettare degli dei che è dedicata la mostra che ha inaugurato in questi giorni al Vittoriano.
Fil-rouge della nostra tradizione mediterranea, il vino è molto più di una semplice bevanda, è momento di piacere, è suggello di momenti importanti, è simbolo di sacralità, è sinonimo di tradizione.
Tra unità e diversità, in un territorio nazionale eterogeneo e variegato, si colloca l’usanza del vino con le sue mille sfaccettature.


Verità e cultura di un prodotto che non può essere delocalizzato e che esprime a pieno l’essenza della terra, della cultura e della gente che lo ha realizzato.
Appartiene alla nostra storia da sempre: furono i greci a portarci la vite e i romani a estenderne l’uso; la bevanda assunse ruoli e sapori a seconda del luogo dove stava attecchendo.
“Enotria” ovvero”terra del vino” era il nome che i greci avevano dato alla nostra penisola.


Dai riti bacchici alla sacralità cristiana il vino è strumento mistico quanto veicolo di socialità, di accoglienza e di omaggio, senza dimenticare l’uso igienico e terapeutico di cui venne investito in epoca medievale.
Una bevanda, una tradizione, mille sapori. 


giovedì 24 ottobre 2013

Malloni Fall/Winter 2013 -14

 

Pochi giorni fa sono stata all’inaugurazione di uno store in via della croce.
Il brand: Malloni.

Azienda tutta italiana che, nata negli anni ’50 per impulso della famiglia omonima, prende il via con il marchio  di calzature Ixos.
Per gli abiti dobbiamo attendere la fine degli anni '90 quando Floriana Orsetto crea la linea di abbigliamento Malloni.
Il mordente degli abiti nasce dalla fusione di una femminilità del passato interpretata con tagli nuovi e linee pulite; filati ottimi e una perfetta vestibilità.
E’ una donna sensuale e dinamica quella che porta questi capi che disegnano rigorosamente la siluette pur non rinunciando a pieghe e drappeggi.
I toni tendono al neutro ma si accendono spesso con textures rosse o blu cobalto.
E… le scarpe! Ne vogliamo parlare? Décolleté, tronchetti o stivali, non sono mai banali ma terribilmente seducenti!

Tiziana Galli



Immagini delle Collezioni precedenti























domenica 20 ottobre 2013

Quattro serate con Giuseppe Verdi



Ok, ricominciamo da qui perché come spunto mi sembra ottimo.

Facevo scivolare l’elenco delle mail con i vari comunicati stampa ricevuti stamattina  e sono rimasta colpita dalle foto del balletto di Roma THE QUARTET in scena al Teatro Vascello per l’Omaggio a Verdi.

Che impatto visivo!

Sarà la bellezza di quei corpi danzanti, sarà la perfezione esecutiva di quei movimenti fermati nei fotogrammi, sarà la forza di quei colori che, tra luci e abiti di scena, accendono la fantasia e la tensione emotiva, non lo so, ma io sono rimasta catturata.
La danza, espressione primitiva dell’essere mi coinvolge anche quando la guardo dietro ad uno schermo.
Non potevo non andare oltre…
THE QUARTET. Omaggio a Verdi debutta in prima nazionale giovedì 24 Ottobre al Vascello di Roma e sarà visibile fino al 27.
La serata prende il titolo dalla prima coreografia in scena, creata da Milena Zullo, sulla partitura d’archi del grande compositore italiano di cui il 10 Ottobre si è festeggiato il bicentenario della nascita.
Il secondo step dello spettacolo “FourAndTwo” è portato in scena da quattro solisti del Balletto di Roma sui pezzi di Michelangelo Piperno.
Di seguito “Kimera” di Gianluca Schiavoni e “Race Race” di Paolo Mangiola.
Classico e contemporaneo si fondono in un unico progetto danzato.
Io andrò a vederlo.

Tiziana Galli

Foto:Matteo Carratoni