Christian Jacq nel libro “il segreto della cattedrale” afferma che uno dei mali della nostra società consiste proprio nella corruzione dei vocaboli.
Sarebbe
da qui che, a cascata, partirebbe la confusione che contraddistingue
quest’epoca.
Uno
spunto di riflessione su questo tema lo offre senza dubbio la commedia
pirandelliana, in scena fino al 23 Marzo al teatro Parioli di Roma, “il
berretto a sonagli”.
La trama: Beatrice Fiorica, moglie di uno degli uomini più in vista del paese, sospetta il tradimento del marito con la moglie del fac-totum di famiglia Ciampa...
La trama: Beatrice Fiorica, moglie di uno degli uomini più in vista del paese, sospetta il tradimento del marito con la moglie del fac-totum di famiglia Ciampa...
L’intero
copione è dedicato all’analisi di temi delicati quali il tradimento,
l’apparenza, la pazzia e la verità, ma osservando più da vicino il tracciato saltano agli
occhi altri aspetti importanti della realtà umana.
Beatrice,
donna tradita, sente il legittimo bisogno del proprio riscatto ma, accecata dalla rabbia, complotta una vendetta che, dopo una prima effimera
soddisfazione, la mortifica ulteriormente.
Riscatto
o vendetta cerca Beatrice?
E’
qui la mia riflessione: Beatrice, emblema dell’essere umano,
vuole a tutti i costi essere risarcita moralmente dell’offesa ricevuta, ma non si muove per comprendere e rivalutare la dignità che ritiene di aver perso, cerca, invece, direttamente la distruzione del marito.
E
sarà questo spirito vendicativo a renderla vulnerabile e pilotabile, gravando ulteriormente sulla sua condizione.
All’apparenza
è un sistema familiare corrotto e una società tristemente ambigua a tarpare le
ali della protagonista, ma sotto il livello dell’evidenza sembra essere proprio
l’emozione mal gestita la cattiva consigliera di Beatrice che confonde i
sentimenti e ne rimane preda.
L'intera suggestione è resa magistralmente da una compagnia teatrale, quella di Luigi de
Filippo, di veri professionisti.
La
morale, a mio avviso?
Se
stai cercando il riscatto non mirare alla vendetta; se stai cercando la
vendetta non chiamarla “riscatto”.
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